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Tuesday, April 24, 2018

Bali, Indonesia: il mare sommerso di plastica











Foto di Richard Horner, non lontano da Bali, Indonesia


Foto di altri turisti e locali, sempre attorno a Bali

 


 





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Vita in Indonesia

Marzo 2018: un isolotto sommerso di plastica compare nel mezzo del mare d'Indonesia, vicino a Bali.

E' questo, l'Indonesia, un paese che ha enormi problemi di plastica e di inquinamento da plastica. L'isolotto in questione e' stato formato da tutta la plastica che arriva dai fiumi del paese e che ha trovato un punto comune di approdo. Ci sono qui bottiglie di plastica, borse della spesa, bicchieri di polistirolo, un po' di tutto, tutto spinto dalle correnti marine.

E' stato scoperto da un britannico, Richard Horner, che vive fra in Indonesia da circa dieci anni e che spesso si dirige in zone poco frequentate del mare per fare immersione.

In Marzo appunto ha scoperto l'isola di plastica non lontana da Bali, che e' una provincia dell'Indonesia e l'ha filmata.

Ma non c'e' solo lui, quanto tutto uno stuolo di residenti e turisti che vedono il mare plastificato e che quantomeno cercano di creare attenzione per il problema.

In mezzo a tutta questa plastica che corre, pesci che cercano di orientarsi alla meno peggio, plankton, meduse, rami di alberi, tutta una brodaglia artificiale e naturale, che non puo' che avere conseguenze negative sui pesci, sulle persone.

Intanto sulla terraferma, i fiumi sono letteralmente al punto di soffocamento, se si sono creati isole di plastica nel mare, vuol dire che la situazione scoppia in terraterma. E infatti la situazione e' cosi grave che hanno dovuto chiamare l'esercito.

Ma piu' plastica toglievano, piu' ne arrivava.

E infatti le operazioni di pulizia sono state mal coordinate. I camion per portare via la plastica non sono mai arrivati. Semplicemente il gruppo di soldati X mandava la plastica a valle e arrivava nell'area di pulizia del gruppo di soldati Y.  Le fatiche di Sisifo, dunque.

"Il nostro piu' grande nemico non e' un vero nemico, in carne ed ossa, il nostro piu' grande nemico e' la monnezza".

Parole del rappresentante dell'esercito mandato a cercare di pulire la plastica dai fiumi.

E' questa plastica non e' solo brutta da vedere, o un pericolo per i pesci che la mangiano. Cambia tutto l'ecosistema: per esempio, i coralli dove va a depositarsi la plastica hanno una probabilita' 20 volte superiore di ammalarsi rispetto a coralli senza plastica. E questo perche' il corallo resta privo di luce, si accumulano maggiormente tossine. 

Ogni minuto gettiamo a mare un camion di monezza.

E l'Indonesia assieme ad altri 4 paesi asiatici e' responsabile del 60 percento della plastica negli oceani. Secondo altre statistiche invece i paesi asiatici sono responsabili dell'86 percento della monnezza nel mare. 

Come mai?

Perche' manca la cultura dell'ambiente, perche' il lavoro di gestione dell'immondizia non e' stato al passo con la crescita economica, l'aumento di popolazione e l'ubiquita' della plastica. Se prima si usavano foglie di banana per avvolgere riso ed altro cibo, adesso si usano involucri di plastica. E la cultura e' tale che "tutto si butta al fiume". Ma mentre il fiume puo' riassorbire le foglie di banana, non e' altrettanto facile per la plastica.

E nessuno pensa alle conseguenze.

E i fiumi scoppiano. Ci sono delle prime iniziative, come il vuoto a rendere per contenitori di plastica, ma sono strutture rare ed isolate e ci vorra tempo per cambiare le mentalita'.



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