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Saturday, January 20, 2018

Longyearbyen: la cittadina norvegese che scompare per colpa dei cambiamenti climatici










Si chiama Longyearbyen, e' un piccolo centro del Nord della Norvegia, sull'isola di Svalbard, e ha 2000 residenti.

E' la cittadina piu' a nord del pianeta con piu' di 1000 persone.  E infatti ci sono piu' orsi polari qui che anime.

Piu' a nord di Longyearbyen ci sono solo Ny-Alesund (Norvegia, 35 persone) e Pyramiden (Norvegia, 15 persone) entrambe sulla stessa isola di Svalbard.

Fa freddo dunque qui a Longyearbyen: siamo a nord del circolo polare artico, il che significa che il sole tornera' a splendere un po per volta a partire da Marzo 2018, e non prima.

Ma, il punto e' che non fa freddo abbastanza e l'intero villaggio rischia di scomparire a causa dei cambiamenti climatici.

Per il 2017 *tutti* i mesi hanno fatto registrare temperature piu' elevate del normale. Lo dice Kim Holmén,  direttore del Norwegian Polar Institute.

Per i mesi invernali c'e' stato un aumento di ben *dieci* gradi centigradi rispetto alle medie di trenta anni fa. Invece che nevicare da Ottobre a Dicembre, piove.  Nell'annata 2015-2016  la pioggia e' aumentata del 64% rispetto alla media. E laddove per miracolo c'era gia' neve, l'arrivo fuori stagione dell'acqua, contribuisce al suo sciolgimento.

E' evidente che tutto questo non e' normale e che questi dieci gradi sono tangibili a tutti.

Il ghiaccio non si forma piu', la neve si scioglie prima, il permafrost scompare, lo spessore dei ghiacciai diminuisce di 30-60 centimetri l'anno e tutto questo cambia il ciclo della vita, il paesaggio e lo stile di vita delle persone.

Esempio? Sono sempre piu' frequenti le valanghe e ci sono stati vari morti in anni recenti, con distruzione di case. Alcune abitazioni sono considerate troppo a rischio e cosi e' stata ordinata l'evacuazione obbligatoria. Alcune strade invece sono state permanentemente chiuse.

Una delle persone che ha visto la propria vita cambiare si chiama Mark Sabbatini, e' un giornalista originiario dell'Alaska, e ha dovuto abbandonare la sua casa perche' lo scioglimento del permafrost ha cauato crepe pericolose nelle fondamenta. E cosi, e' scattato l'ordine obbigatorio di abbandondarla. E lui che non aveva assicurazione e' andato in bancarotta.

Non ci sono meccanismi ufficiali per rimborsi, o compensazioni.

Tutte queste cose non riguardano solo Mr. Sabbatini o Longyearbyen. Le conseuguenze le sentiremo tutti, con l'aumento dei livelli del mare, e i cambiamenti delle correnti oceaniche a livello globale.

Longyearbyen e' stata fondata nel 1906 da un americano, tale John Munro Longyearbyen, e la sua economia inizialmente era basata, ironicamente, sull'estrazione del carbone. In anni recenti si e' aggiunto il turismo e la ricerca scientifica. 
La citta' ha visto il numero di abitanti crescere negli scorsi cento anni a causa dell'emigrazione dall'estero. Prima del 1906 non ci abitava nessuno qui e le persone sono arrivate dalla Norvegia, dagli USA, dalla Danimarca e curiosamente dalla Thailandia.

Si teme che con tutto questo soqquadro ed incertezza ben presto non restera' nessuno.

Le aree considerate instabili infatti diventano sempre piu' estese e la gente inizia ad andare via. Gli uccelli l'hanno fatto e gia si parla di "Atlantizzazione" di Longyearbyer.



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