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Wednesday, December 20, 2017

Morire di fame in Venezuela















Il Venezuela ha le piu' grandi riserve di petrolio del mondo.

Da tre anni la gente soffre per la mancanza di cibo.

Adesso arriva la morte per fame.

Le prime vittime sono i bambini. 

Tutte le foto sono del New York Times.

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Quello che scrivo e' per maggior parte tratto da un bellissimo articolo del New York Times, che ha seguito, per cinque mesi, le vicende di malnutrizione in 21 osepdali del Venezuela.

Non ne parla quasi nessuno, un po perche' e' difficile raccontare il Venezuela in questo tempo, e chissa un po per pigrizia giornalistica. 

Il New York Times racconta  la storia di Kenyerber Aquino Merchán, 17 mesi. Morto di fame a San Casimiro, Venezuela. La famiglia era cosi povera che la camera mortuaria e' stata allestita da un gruppo di volontari. Non avevano soldi per pagare le pompe funebri.

L'economia e' in collasso dal 2014. Proteste e risse, mancanza di cibo, lunghe file ai supermercati, l'esercito a monitorare le panetterie, il contrabbando con Brasile e Colombia sono solo alcuni degli indicatori della profonda crisi del paese.

Ma la morte per fame e' stata a lungo un segreto. Il New York Times ha appunto condotto le sue indagini lungo il corso di 5 mesi in varie localita' del paese.

Le stanze del pronto soccorso sono ormai colme di bambini malnutriti, condizioni mai viste prima. Il presidente della societa' di pediatria e di cura dei bambini si chiama Huníades Urbina Medina. Dice che gli pare di stare in un campo profughi e che prima della crisi mai si erano viste condizioni simili.

Ovviamente la crisi colpisce non solo i bambini, ma i bambini piu' poveri prima di tutto.

Le mamme vanno via per giorni senza mangiare. Le cliniche di sterilizzazione operano senza sosta, con donne che cerano di evitare di mettere al mondo bimbi per cui non hanno pane. I ragazzini vanno in giro alla ricerca di avanzi di cibo. A volte arrivano le risse fra competitori. I bidoni dell'immondizia sono spesso circondati di persone affamate, specie quelli vicino ai ristoranti. Manca di tutto, anche il latte in polvere. Anche negli ospedali.

Si muore per fame, si muore per disidratazione. Il dottor Milagros Hernández che opera nella citta' di Barquisimeto dice che l'aumento di bamibini malnutriti e' iniziato alla fine del 2016 e che e' aumentato vertiginosamente nel 2017.

E mentre altrove si muore per guerre o per terremoti, qui si muore per mancanza di cibo. Il governo non tiene piu' conto di statistiche sanitarie e spesso i dottori hanno paura di parlare. Essenzialmente c'e' un "tuttapposto" di regime.

Una delle ultime statistiche e' stata per il 2015: il tasso di mortalita' infantile per i bambini al di sotto delle 4 settimane era aumentato di un fattore 100: da 0.02 percento nel 2012 a circa il 2 percento nel 2015. La mortalita' delle mamme era aumentata invece di un fattore 5.

E poi, il silenzio per quasi due anni. Non si sa come pero' nell'Aprile del 2017 spuntano dal siti ministeriali altri dati. Morti circa 11,500 bambini al di sotto di un anno.

L'aumento e' statao del 30 percento in un solo anno. La notizia fece il giro del Venezuela, ma il  governo cerco' di rassicurare tutti che c'era stato un hacker. Il ministro della salute venne licenziato. Da allora altro silenzio.  Nei ministeri, negli ospedali. Spesso viene detto loro di non includere la malnutrizione come voce nelle cartelle cliniche.

Ma il New York Times li ha intervistati anonimanente. Alcuni di loro dicono di avere tenuto delle statistiche informali. Si arriva cosi a circa 2800 bambini malnutriti. Di questi 400 sono morti. A volte viene detto ai genitori che non ci sono letti o medicinali adeguati e che e' meglio riportare i bambini a casa.

E il presidente Nicolás Maduro? Riconosce che ci sono problemi, ma e' troppo orgoglioso per ricevere aiuti internazionali. Dice che la colpa e' dei cattivissimi americani che vogliono mettere in ginocchio il Venezuela.

Come gia' scritto qui, il Venezuela ha le maggiori riserve provate di petrolio al mondo. Ma non sono stati capaci di usare il petrolio per generare una economia stabile e indiependente. E cosi, mentre i prezzi erano elevati, tutto andava bene. Appena i prezzi sono crollati, cosi pure e' crollata l'economia del paese.

L'inflazione per il 2018 sara' del 2,300 secondo il fondo monterario interazionale.

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Il bimbo di cui sopra, Kenyerber, era nato sano. Ma sua madre venne punta da una zanzara e divenne vittima del Zika virus quando il bimbo aveva soli 3 mesi. Le venne detto di non allattare piu' dai dottori. Siccome non c'e' latte in polvere i genitori hanno cercato di improvvisare. Ma l'improvvisazione non ha dato nutrienti a sufficenza a Kenyerber che e' stato portato in ospedale.

Come lui altri bimbi, nati sani, ma le cui madri non potevano piu' allattare al seno, per malattie, o perche', affamate anche loro, non ne avevano piu di latte.  A volte viene chiesto a vicini di casa di allattare i propri figli. Se ne hanno di latte in piu'.

Una farmacia su 64 vende latte in polvere. E non solo occorre cercarlo dappertutto questo latte. I costi sono proibitivi. Un mese di latter in polvere costa il doppio del salario di un contadino.

Neanche gli ospedali ne hanno. Il 96% degli ospedali ha quantita' inferiori a quanto serve loro. Il 63% non ha niente.


Agli ospedali c'e' la fila di bambini malnutriti che spesso muoiono per malattie collegate alla mancanza di cibo: fallimento respiratorio, crisi cardiaca.  Le mamme non si danno pace. I dottori nemmeno.

Gli ospedali non hanno neanche garze, siringhe, pannolini, guanti, sapone. E' tutto improvvisato ed a volte viene detto agli stessi genitori di cercare di recuperare quel che possono sul mercato nero. A volte non ci sono neanche i letti e cosi i bambini vengono messi due per letto.

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E non ci sono solo i neonati, ma anche i bambini piu' grandi. Famiglie intere che sperano di trovare qualcosa da mangiare dalla Caritas.  Mamme che pensano al suidicio perche' non sanno cosa fare per dar mangiare ai figli. Ragazzini che svengono in classe per la fame.  Ragazzi che vagano per immondezzai alla ricerca di qualcosa da mangiare. Spesso i gentori hanno anche un lavoro, ma l'inflazione e' cosi forte che essenzialmente ha distrutto salari e risparmi

La gente che soffre per fame a causa della crisi del paese, secondo le statistiche delle Nazioni Unite e' circa 1.3 milioni di persone. Nove famiglie su dieci in Venezuela hanno problemi a trovare cibo.
La Caritas dice che il 54% dei bambini nelle zone in cui opera soffre la fame.

Fra quelli che bazziacano attorno ai bidoni della spazzatura persone che prima della crisi del 2014 non ne avevano bisogno. La citta di Puerto Cabello era un porto florido. Adesso e' vuoto e la gente e' immersa fino alle ginocchia nella discarica comunale alla ricerca di cibo.

Si vendono sempre piu bambini a chiedere l'elemosina, a lavorare in cambio di cibo. A volte i ragazzini scappano di casa alla ricerca di cibo, e diventano parte di gang del cibo. Ci si divide le aree dove chiedere l'elemosina o i ristoranti dove aspettare gli avanzi, e il controllo di territorio spesso si accoppia alla violenza e alle coltellate o agli attacchi a colpo di machete.

Sono bambini di 10 anni.

Dicono che almeno cosi mangiano.

Prima della crisi i ragazzini in strada erano per la maggior parte provenienti da famiglie in crisi, o da situazioni difficili. Adesso e' per fame.

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Intanto molte donne chiedono di essere sterilizzate. A volte sono programmi governativi offerti gratuitamente negli ospedali.  In genere sono donne che hanno gia' figli e che non ne vogliono piu' proprio per la mancanza di generi di prima necessita'.

In generale si preferirebbe l'uso di pillole anti-concezionali e di profilattici. Spesso pero' c'e' carenza, e si preferisce la sterilizzazione ad una gravidanza non voluta.

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Ma perche' Maduro rifiuta gli aiuti internazionali?

Perche' accettarli significherebbe accettare che c'e' una crisi e che le sue politiche, e quelle del suo precedessore Hugo Chavez, non sono state poi cosi utili alla popolazione del Venezuela. Che non hanno saputo gesitire i petro-dollari dei tempi delle vacche grasse. Che il petrolio non e' servito a fare crescere l'economia del paese. Che hanno fallito la loro gente.

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I genitori di Kenyerber Aquino Merchán soffrono ancora la fame.
Temono che presto morira' un altro dei loro figli.


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Altre immagini ed altri link del Venezuela.



































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