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Friday, March 17, 2017

La chiesa si solarizza -- i cambiamenti climatici un attacco alla sacralita' della vita


Il Vaticano




Electrician Matt Fausher of Sullivan Solar Power installs solar panels on the roof of a classroom building at Saint John the Evangelist School in Encinitas on Dec. 1, 2016.
Saint John the Evangelist School, Encinitas, CA 



Townsville, Queensland, Australia
31 scuole cattoliche al sole, risparmio di 250mila dollari l'anno 



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Non sono belle queste foto? 
 Che uno sia credente o no, e' bello vedere persone che fanno cose buone
con il loro tempo, i loro soldi, la loro energia


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If we want to leave our children an inhabitable earth, 
if we have a responsibility to the unborn, 
we have a responsibly to act on climate



We are depleting the resources of the created order at such a rate 
that humanity won’t be able to survive 
unless we change the patterns that we’ve been engaged in

 Robert McElroy, vescovo di San Diego









We’re talking about hundreds of millions going to be impacted, particularly the innocent. 
That’s where it becomes a religious issue.
Veerabhadran Ramanathan, 
Scripps Institute San Diego



Tutti sappiamo, nel bene e nel male, quanto importante sia per la chiesa cattolica opporsi all'aborto e alla pena di morte. E questo perche' secondo il credo cristiano la vita e' sacra, sempre. 

E i cambiamenti climatici? Quelli non sono un attacco alla sacralita' della vita del creato, inteso nel senso piu' ampio della parola - l'uomo, le specie animali e vegetali?

E' una domanda che si sono posti anche i vescovi americani che pian piano, da San Diego ad Atlanta,  iniziano a diffondere il messaggio che i cambiamenti climatici sono un si, un vero e proprio attacco alla sacralita' della vita.  I fedeli vengono chiamati ad abbassare i propri livelli di consumismo,  mangiare meno carne, guidare di meno, installare apparecchi salva-energia, pannelli solari e mettere pressione ai propri leader politici, spinti dall'enciclica Laudato Si di Papa Francesco di un anno fa.

C'e' anche una componente di giustizia sociale: spesso sono i piu' poveri a soffrire di piu' per carestie e alluvioni causate dai cambiamenti climatici, gente che non ha causato i disastri e che meno possono permettersi di resistere, perche' economicamente svantaggiati. 

Sarah Spengeman e' la direttrice di Catholic Climate Covenant, una non-profit creata nel 2006 per sensibilizzare il clero a fare di piu. Lei dice senza indugio che certamente i cambiamenti sono un assalto alla vita e che la gente muore per colpa di siccita' alluvioni, tempeste portate dal clima non-naturale.

Nell'autunno del 2016 la conferenza episcopale dei vescovi cattolici americani e Catholic Climate Covenant hanno formalizzato un programma di mobilitazione per agire dopo l'enciclica del papa.
Negli USA ci sono 195 vescovi e 19000 preti. 

E sono partiti.

Hanno deciso di dare piu' spazio nei bollettini della chiesa a iniziative green e di dover parlare di piu' di cambiamenti climatici e di ambiente durante le prediche, negli incontri dove si parla di bibbia, e in generale in tutti i mezzi di comunicazione della chiesa.

Fra le arcidiocesi piu' attive, quella di Chicago dove le parrocchie cambiano: installano sistemi di risparmio energetico e mettono pannelli solari sui tetti di scuole e chiese.

A San Diego gia' 24 chiese hanno i tetti al sole ed entro pochi anni tutte le 99 chiese della diocesi avranno installato pannelli fotovoltaici.

La parrocchia detta "Our Mother of Confidence" di San Diego, e' passata al solare, usa lampadine LED e hanno pure messo dei speciali filtri ai vetri in modo da ridurre il consumo di aria condizionata. Ogni anno fanno 30,000 dollari di meno di costi per l'elettricita'.

Iniziative simili arrivano da Atlanta, Iowa, New Mexico, e in verita' da tutto il mondo. 

La chiesa cattolica ha il maggior numero di aderenti di qualsiasi altra religione qui negli USA. Il fatto che sia cosi impeganata contro i cambiamenti climatici e' utile perche' da l'esempio agli altri gruppi. E certo aiuta che il Papa abbia una cosi grande visbilita' a livello mondiale e che sia stato cosi chiaro sull'urgenza di agire contro le fonti fossili e in favore dell'ambiente.

Non tutti sono cosi progressisti. Alcuni professori cattolici, come Jay Richards della Catholic University of America a Washington, dice che i cambiamenti climatici non sono necessariamente immorali.

Il vescovo di San Diego, Robert McElroy dice che occorre che la chiesa faccia di piu' per dare l'esempio ai fedeli, e che occorrre un dialogo maggiore fra gente di chiesa, di scienza e della vita normale. 

E' quasi ironico che l'arrivo di Trump e il suo negazionismo, la sua contrarieta' agli accordi di Parigi,  abbiano maggiormente galvanizzato le persone, e anzi c'e' una sorta di partnership fra le parrocchie e gli scienziati, con lo scopo comune di proteggere il pianeta,  e questo grazie anche al carisma di papa Francesco.

E non ci sono gli USA: tutte le 31 scuole relogiose di Townsville in Queensland, Australia si sono solarizzate con un risparmio di 250mila dollari. Chiese al sole ci sono anche in Germania, Canada, e credo in mille altri posti. Spesso sono i fedeli che fanno le raccolte fondi per installare il fotovoltaico sui tetti. Speriamo che queste cose arrivino, prima o poi, e mutatis mutandis, anche in Italia.

A dire il vero, da questo punto di vista abbiamo gia' il record di solare del mondo: e' il Vaticano, dove un investimento da $660 millioni di dollari su un impianto fotovoltaico di 100MW ha fatto del Vaticano la prima nazione del mondo per le rinnovabili.

Siamo a 200watt a test. Seconda, per fare un paragone, e' la Germania con 80 watt a testa.  Anche se piccolo, il Vaticano genera sufficente energua elettrica per alimentare le sue 40,000 famiglie.

Un caro saluto a Carmine Miccoli, che so che ha fatto del messaggio di salvaguardare la terra un vero impegno, e anche ai tre vescovi d'Abruzzo che nel 2008 si fecero promotori del no al centro oli di Ortona, Carlo Ghidelli, Bruno Forte e Tommaso Valentinetti.



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