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Tuesday, December 27, 2016

Bonaire, Caraibi e il sogno del 100% rinnovabile




Bonaire e' un isola delle Antille nei Caraibi, non lontana dalla costa del Venezuela. Ci abitano qui circa 15mila persone ed e' una municipalita' speciale dell'Olanda.  E' soprattutto un isola turistica, nota perche' ci si fanno immersioni e scuba diving e per i suoi coralli, tanto che ogni anno arrivano qui circa 70mila turisti.

L'isola e' nel bel mezzo di una transizione verso il 100% di energia rinnovabile.

Prima del 2004, come molte delle isole dei Caraibi, l'elettricita' a Bonaire veniva prodotta principalmente dal diesel acquistato dall'estero, con alti costi di importazione e con tutte le fluttuazioni di prezzi stabiliti dai mercati esteri.

Nel 2004 un incendio distrugge l'unico impianto diesel dell'isola.

Si installano generatori diesel temporanei ma si decide di programmare per eliminarne del tutto il bisogno. L'obiettivo e' di una Bonaire al 100% rinnovabile.

Nel 2010 il primo passo in avanti: installate sull'isola 12 turbine ibride a vento-diesel-alghe. Nei momenti di maggior ventosita' si arriva con l'eolico a coprire il fabbisogno dell'isola fino al 90%. In media, in vento fornisce il 40-45% del necessario. Quando il vento non e' sufficente, subentrano i generatori diesel.

Il secondo passo e su cui si sta ancora lavorando e' quello di eliminare del tutto il diesel dall'ibrido vento-diesel-alghe. Si vuole sostiturilo con biocarburante prodotto dalle alghe che sono ampiamente disponibili a sud di Bonaire, nei pressi delle miniere di sale a sud dell'isola e per cui si sta sperimentando una conversione a carburante.

I generatori diesel dell'ibrido infatti sono stati installati proprio con questa caratteristica: di poter essere un giorno alimentati solo dal biodiesel prodotto sull'isola. Il mix sara' allora di 40-45% vento e 60-55% alghe.

Questa scelta comportera' anche la diminuzione della bolletta energetica dell'isola del 10-20%, e maggiore occupazione locale e queste non sono cose da niente qui.

L'eliminazione completa del diesel doveva essere completata nel 2015, come annunciato da vari siti. Non sono riuscita a trovarne conferma e non sono sicura che l'avvio del biodiesel sia completo ma di certo e' un obiettivo su cui si sta lavorando.

Intanto nel 2014 parte un progetto di solarizzazione della capitale di Bonarie, Kralendijk, per la generazione di elettricita' dai tetti, in collaborazione con il governo centrale olandese.

Bonarie ha goduto di due speciali situazioni. Intanto l'incendio del 2004 ha reso impellente e possibile la possibilita' di cambiare,  senza dover aspettare la fine del ciclo naturale dei vecchi impianti diesel.
L'essere parte del Regno d'Olanda inoltre ha fatto si' che potessero qui arrivare tecnologia ed idee europee, ed infatti il consorzio che sta sviluppando l'impianto biodiesel e' tedesco-olandese e si chiama Ecopower Bonaire.

Ma non c'e' solo Bonaire: oggi varie isole dei Caraibi, specie le ex colonie olandesi, hanno progetti rinnovabili e di utilizzare risorse in loco per generare energia e questo un po per amore, un po perche' l'energia fossile che viene importata e' costosa, e sole, vento ed alghe costano meno. 

Aruba e Curacao hanno entrambe obiettivi di arrivare al 100% di energia green sulle loro isole. 


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