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Sunday, July 10, 2016

Il piccolo grande Portogallo campione d'Europa a calcio e nelle rinnovabili







"Portugal has been investing considerably in renewables, particularly in electricity, since this will be the main final energy within the next decades with the transition from fossil fuels in road transportation to electric vehicles."




Le cifre parlano da se.

E non mi riferisco ai goal di Cristiano Ronaldo numero 7 o di altre statistiche calcistiche. In questo giorno in cui il Portogallo celebra la sua vittoria agli Euro 2016, e' bello ricordare altre cose di cui i portoghesi possono andare fieri.

Nel 2013 le rinnovabili fornivano il 26% dei consumi energetici nel paese.

Nel 2014 sono passati - in un solo anno! - al 63% grazie anche a favorevoli condizioni climatiche. Nel 2015 il tasso e' stato del 50%: il calo rispetto all'anno precedente e' dovuto a condizioni di aridita' che non hanno permesso di usare al meglio l'idroelettrico.

Ma lo stesso, nel giro di due anni la produzione energetica da rinnovabili nel paese e' almeno raddoppiata.

Come si arriva fin qui?

Nel 2001 il governo portoghese lancia il cosiddetto E4 Program (Energy Efficiency and Endogenous Energies) con l'obiettivo di meglio regolamentare la produzione, il consumo e l'ottimizzazione energetica.   Fra le varie strategie un forte impulso all'efficenza energetica e all' uso di rinnovabili.

L'idea era non solo di ottimizzare la produzione energetica ma anche di migliorare la competitivita' dell'economia del paese, di modernizzarne l'infrastruttura, e di ridurre le emissioni di CO2, responsabili dei cambiamenti climatici.


Iniziano.

Nel quinquennnio 2002-2007 decidono di lentamente svincolarsi da petrolio e carbone, e mentre programmano per le rinnovabili, fanno maggiore uso di gas. Progettano per l'efficenza energetica. Liberalizzano il mercato dell'energia. Nel frattempo si passa all'azione per sfruttare al meglio sole e vento. Molti degli impianti a rinnovabili arrivano a partire dal 2007. Assieme alle rinnovabili, il miglioramento dell'efficenza di centrali idroelettriche gia' esistemti e dei sistemi di stoccaggio e di trasmissione dell'energia rinnovabile.

Nel 2013 l'energia dalle dighe idroelettriche aumenta del 300% rispetto all'anno precedente. Quella dal vento del 60%. L"uso di carbone cala del 29%. Quello del gas del 44%.

E cosi a Febbraio 2016 si arriva ad un risultato insperato: il 95% dell'elettricita' del paese e' generato dalle rinnovabili: idroelettrico, sole e vento.

Meglio ancora a Maggio 2016, quando invece l'intero paese riesce ad andare a rinnovabili per 4 giorni di fila. E' la prima volta in tutta Europa.

Le cose non sono facili in Portogallo. Dal 2011 ad oggi il paese e' in crisi: ci sono banche che falliscomo, scandali di corruzione, disoccupazione galoppante. Ma dal punto di vista delle rinnovabili, e sopratutto della *volonta'* di andare verso un futuro libero da idrocarburi possono dare un esempio a tutti.

Se lo puo' fare il Portogallo, lo puo' fare l'Italia e chiunque altro ne abbia la voglia, la perseveranza, la lungimiranza.

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