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Monday, July 20, 2015

Sound OIl a Nervesa: dopo le stimolazioni, abbandonano il secondo pozzo



Prima del fallimento del secondo pozzo Nervesa

Dopo il fallimento del secondo pozzo Nervesa


“Sono da prevedere stimolazioni in profondita’ con fluidi 
opportunamente scelti e non si escludono acidificazioni con fratturazione idraulica”  

Agip ENI, 1994


Despite the confirmed presence of gas and the 
completion of re-perforation and stimulation operations  
in the lower section of the well's target reservoir, 
the company had been unable to secure a stabilized flow rate. 

Sound Oil, 2015



Ed eccoci qui. Dopo le webcam in modo che dall'Inghilterra si potesse vedere in diretta la perforazione dei pozzi, dopo tanto parlare, dopo tanto entusiamo, e ovviamente dopo che hanno cercato di pompare su assieme al gas anche le azioni, tutto si sgonfia.


Perche'?

Dicono che nonostante la riperforazione e le operazoni di stimolazione, il flusso di idrocarburi non era sufficente da giustificare la continuazione delle operazioni. E quindi chiudono.

Notare che tutto questo gia' l'aveva detto l'ENI nel 1994 quando avevano gia' acidificato con HCl al 28% senza successo. E cioe' che se si voleva rendere produttivo il pozzo, sarebbero state utili ulteriori stimolazioni e attivita' invasive. Evidentemente qui, non e' stato suffincente neanche quello.

Resta la domanda: che stimolazioni hanno usato? Acidi? Fracking? Cosa hanno fatto al sottosuolo? Quando l'hanno fatto? Per quanto tempo? Lo sa Zaia? Lo sa la giunta regionale veneta?

Se ne preoccupano? Vorranno dire qualcosa ai veneti, oppure lo devono sapere solo gli investitori di quello che accade a Nervesa?

E' passato un mese. E allora?


Il CEO James Parsons dice che e' molto "disappointed" ma che la compagnia e' in buone mani perche' hanno un vario assortimento di progetti in Italia e in Marocco e ottimo flusso di denaro.
Dice che questo risultato e' frustrante ma solo un piccolo passo indietro. 

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