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Tuesday, July 22, 2014

Obama e i petrolieri




o con politici che hanno espresso la propria contrarieta’.


Me lo ricordo ancora quando fu eletto, nel 2008. Eravamo tutti incollati alla TV: i reporter passavano da uno stato all'altro con la conta frenetica dei voti fino all'annuncio storico. Barack Obama - 44th President of the United States of America. Eravamo tutti felici di questo presidente, non solo perche' era il primo presidente non bianco o perche' sarebbe stato un cambio di rotta rispetto a George Bush, ma perche' tutta la sua campagna elettorale era stata incentrata sul "cambiamento", sul "yes we can", sull'America che puo' fare meglio, innovare, sognare.

E poi... piano piano e' tutto andato in fumo. Si certo, tante cose sono diventate realta' - Obamacare, la fine del don't ask don't tell fra le truppe per esempio. Ma sull'ambiente, Obama, secondo me almeno, non ha mantenuto le promesse.

La sua amministrazione e' stata debole e tentennante su tutto cio' che riguarda i cambiamenti climatici, la fine della dipendenza di questa nazione dalle fonti fossili, la protezione dell'ambiente dai petrolieri. Tutto quello che e' stato fatto e' stato soltanto grazie all'incessante rompimento di scatole da parte di gruppi ambientalisti.

E cosi, Venerdi 18 Luglio 2014, il Dipartimento dell'Interno ha annunciato l'apertura dei mari dell'Atlantico, dal Delaware alla Florida alle ispezioni sismiche alla ricerca di petrolio e di gas. E' la stessa cosa che si vuol fare in Sardegna e in Adriatico e per cui combattiamo da un po di tempo anche in Italia.

Il motivo "ufficiale" di queste ispezioni sismiche e' per aggiornare i dati sulle riserve USA che sono vecchi di 40 anni. Ma e' evidente che qui nessuno e' nato ieri, e che e' forte il sospetto che invece le ispezioni sismiche siano un passo verso l'apertura alle trivelle in mare.

La decisione sulle ispezioni sismiche giunge improvvisa ed ha attirato ire da politici e attivisti allo stesso modo. I motivi per cui sarebbe bene evitare l'assalto al mare e' che le ispezioni sismiche danneggiano la vita marina, con possibili lesioni e spiaggiamenti di balene e delfini. E checche' ne dicano i petrolieri, qualsiasi persona di buonsenso capisce bene che le ispezioni sismiche sono l'anticamera dell'estrazione petrolifera e che portare su in superficie cio' che madre natura ha seppellito nelle viscere della terra per milioni di anni, comporta il rilascio di sostanze tossiche nel mare, nell'atmosfera, a danni alla pesca, al turismo. Allo stesso modo i rischi di incidenti - piccoli e grandi - sono sempre dietro l'angolo. Non ricorda Obama lo scoppio del Golfo del Messico e quei tre mesi in cui nessuno sapeva cosa fare per fermare galloni su galloni di petrolio?

E i cambiamenti climatici? Come puo' Obama parlare di volerli combattere e poi aprire i mari dell'Atlantico alle trivelle, e per di piu' su terre federali, facendo anche un regalo ai petrolieri?

Ma poi, perche' ha fatto questo Obama? Non era lui il presidente che avrebbe combattuto Big Oil? Negli anni prima del 2012, se uno si metteva gli occhiali del cinismo politico, si poteva un po capire un passo del genere. Alcuni stati che si affacciano sull'Atlantico sono a maggioranza repubblicana, sono conservatori e pro-petrolio, come ad esempio la Virginia. Promettergli di poter forse trivellare un giorno, avrebbe portato voti ad Obama che ne cercava per la rielezione. Concedere ispezioni sismiche in Atlantico avrebbe potuto farlo apparire meno "socialista" o “estremista”.

Ma adesso? Le elezioni sono passate, e Obama non ha niente da guadagnarci politicamente, visto che non potra' essere rieletto. Chi ci guadagna sono solo i petrolieri, che da tempo immemore sono sempre stati dalla parte dei repubblicani.

E poi, perche' lungo le coste Atlantiche si e in California no?

Beh, da come la vedo io, la risposta e' chiara: perche' qui i nostri mari sono sacrosanti e perche' l'opposizione all'offshore drilling e' quasi scritta nel DNA di ogni californiano. Le nostre senatrici -

La "scusante" ufficiale del perche' Keystone XL non puo' essere ancora approvato e' che non e' ben chiaro se quest'opera contribuira' in modo significativo ai cambiamenti climatici o no. Nel primo caso, Obama ha detto che vietera' l'oleodotto. Perche' questo criterio non si applica all'airgun in mare o alle estrazioni in mare? E' del tutto logico porsi la stessa domanda, no?

Torno allora al punto di partenza: secondo me, Obama ha approvato queste ispezioni sismiche perche' non c'e' stata molta mobilitazione. E forse Obama l'ha fatto per qualche calcolo politico considerate le elezioni del prossimo Novembre, non per se stesso, ma per il partito democratico, cercando di attirarsi le simpatie repubblicane su un tema meno scottante che il fracking, o Keystone XL, o i mari Californiani.

Sono pero' fiduciosa. Questa folle decisione, senza capo ne coda, e' rimbalzata su tutti i siti e su tutti i notiziari e subito sono partiti gruppi di protesta e minaccie di ricorsi da politici e cittadini dal South Carolina al New Jersey, dalla Florida al Maryland. E potrebbe diventare un punto di inizio per un nuovo movimento anti-petrolio nel mare, come nei lontani anni '80.

L'allora Segretario dell'Interno, James Watt, sotto Ronald Reagan, aveva cercato di aprire terre federali nel mare alle trivelle. La reazione del pubblico e degli ambientalisti fu immediata, perche' immediato era il pericolo, e porto’ nel 1983 ad una moratoria contro le estrazioni in tutti gli stati della East Coast e della California. Oggi, il ritorno dello spettro delle ispezioni sismiche ha gia’ portato varie citta’ ad emanare ordinanze per vietare ispezioni sismiche nei loro mari.

Alla fine Obama e' e resta un politico, e come tutti, fa le cose solo se incalzato a farle. Sta a noi, cittadini di tutto il mondo - da Oristano a Myrtle Beach, nel 1983 o nel 2014 non fa differenza - decidere di usare questa benedetta democrazia al meglio e a fare sentire la nostra voce. I miei anni di attivismo mi insegnano una sola cosa: che ovunque si sia protestato in modo ordinato, informato e coerente, deciso e persistente, e *prima* dei misfatti al petrolio, e' la gente che vince, in ogni parte del pianeta.

3 comments:

ilaria82 said...

Pensare che gli è stato dato un nobel "sulla fiducia".. poi penso che tra i candidati al nobel c'é stato pure Putin e allora non mi stupisco più.

iniminimainimo said...

Gli USA contro le politiche ambientali dell'UE

http://guardforangels.altervista.org/blog/gli-usa-contro-politiche-ambientali-dellunione-europea/

Lorenzo said...

Io ci vedo il capitalismo e lo vedo proseguire imperterrito nella sua lotta di classe (quella dell'1% contro il 99%). Lo vedo usare la violenza ma anche la propaganda e i fantocci: Obama, Blair, Renzi ... . Lo vedo costruire i nemici per distrarci (Saddam, Gheddafi, Hamas, Berlusconi, Putin ...).
Lo vedo organizzarsi per superare indenne le crisi che esso stesso ha provocato.
Questo vedo, ma quel che comprendo l'ho pagato perdendo ogni sicurezza.
Quelle sicurezze, ancora tanto care a molti, che vedo essere solo apparenti e che stanno già crollando.
Vedo il capitalismo, in cui tutto sommato vivevamo tranquilli girandoci da un'altra parte per non vedere gli schizzi di sangue, che ci si è ormai rivoltato contro.
"Capitalismo"(imperialista e liberista), strana parola ormai scomparsa da ogni dove proprio quando la sua forza è massima. Parlarne ci sembra stupido, inutile, volgare e in questo io riconosco la sua totale colonizzazione del mondo e delle nostre menti.

ciao da lorenzo