.

.

Monday, January 20, 2014

Quel colabrodo chiamato Canada



Ecco qui, due perdite di petrolio in pochi giorni dal Canada, in terraferma e in mare, di cui questi ultimi tenuti sotto silenzio per due settimane.

Evviva.

Iniziamo con le perdite di 6,000 litri di petrolio dalla piattaforma Hibernia, al largo di Saint John, nel Newfoundland and Labrador.

Secondo le autorita' la Hibernia Management and Development Company (HMDC) che gestisce il pozzo ha fatto sapere che i riversamenti di greggio ci sono stati fra il 27 dicembre 2013 ed i 1 gennaio 2014.

Il pozzo e' a 350 km da riva, per cui e' un ottimo esempio di occhio non vede, cuore non duole.

La portavoce della HMDC, Margot Bruce-O’Connell, dice che gli dispiace molto, che non si sa perche' e' successo e che continueranno a monitorare.

Tuttapposto. Come se avessero messo in mare caramelle.

The release is from the Hibernia platform’s north loading system. HMDC regrets this discharge and is committed to operating in an environmentally responsible manner. Personnel on the standby vessel have been monitoring the area and have not observed any impact on birds or marine life.”

Interpellati sul perche' di tanto ritardo dicono:

Our first priority was to respond to the incident, to isolate the source and investigate the cause.

Come dire, farlo sapere per tempo sarebbe stato troppo difficile, e la loro prima priorita' era di ripulire tutto. Manco fossimo ai tempi di Guttenberg!

Ma era veramente cosi difficile mandare un comunicato?

Evidentemente si.

La HMDC e' un consorzio fra la Exxon Mobil Canada, Chevron Canada Resources Ltd. and Suncor Energy Inc.

Nei mari attorno a Saint John, gia' nel 2004 furono riversati circa 165,000 litri di petrolio dalla petroliera Terra Nova operata dalla Petro-Canada. Nel Settembre 2008 altri 4,470 litri finirono in mare dal un altra nave, la Husky Energy’s SeaRose.



Sulla terraferma invece, la Enbridge Energy conferma la chiusura dell'oleodotto detto Alberta Clipper tar sands pipeline a causa delle perdite di oltre 5,000 galloni di petrolio, circa 20,000 litri nel Saskatchewan, Canada.

La Enbridge vorrebbe costruire nuovi oleodotti tutti dal Canada verso gli USA per aumentare il flusso di petrolio dalle Tar Sands dell'Alberta negli Stati Uniti.

In particolare, vorrebbero passare dagli attuali 450,000 barili al giorno agli 880,000 al giorno, un raddoppio!

Questo Alberta Clipper tar sands pipeline in particolare attraversa i grandi laghi degli USA, nel nord-est e se l'espansione venisse completata il piu' grande bacino idrico del mondo - i grandi laghi appunto - divrenterebbero una sorta di superstrada per il trasporto e la raffinazione di prodotti petroliferi derivanti dalle tar sands del Canada.

E va bene. Stiamo tutti qui in trepidante attesa per i prossimi scoppi, perdite e i prossimi tuttapposti.


No comments: