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Sunday, October 27, 2013

Pozzo in Azerbaijan "quasi" spento dopo due mesi di fiamme

Del pozzo di gas scoppiato in Azerbaijan avevamo gia' parlato in Agosto. La stampa internazionale non ne ha parlato molto, ma sono piu' di due mesi che il pozzo continua ad ardere.




Interessanti le parole che usano gli organi governativi dell'Azerbaijan:

"Il processo di eliminazione dell'incidente al pozzo nel campo offshore Bulla Deniz e' quasi finito"

"The process of elimination of the accident on a well at the Bulla Deniz offshore field is nearing completion"

Queste infatti le parole di Rovnag Abdullayev,  capo della "State Oil Company of Azerbaijan Republic" nota come SOCAR e pronunciate il giorno 21 Ottobre 2013.

Che vuol dire e' quasi finito? Mah, vorra' dire che anche se poco, arde ancora!

Tutto questo nel silenzio generale, considerato che il pozzo di gas della SOCAR era scoppiato il giorno 17 Agosto 2013.

E quindi a due mesi abbondanti dal fattaccio, siamo ancora sul "quasi" spento. Secondo Abdullayev, tutti i lavori "preliminari" sono stati gia' eseguti e basta solo connettere il pozzo ad un non meglio specificato sistema di prevenzione, cosa che si puo' fare solo quando le condizioni meteo miglioreranno. (!!!)

Dicono proprio cosi:

In particular it is planned to install a preventer on the well, when weather conditions improve. This will allow connecting the well to the network.



Il giorno 4 Ottobre lo stesso Abdullayev aveva detto che la situazione era "normale" e che per spegnere l'incendio erano intervenuti la US-Hellenic Petroleum company, e che specialisti USA erano venuti apposta per cercare di salvare il pozzo, in modo da poterlo usare anche dopo l'incendio.

“We want to save the well. For this purpose a special equipment was delivered from the US. We are getting ready to block the well. We are going to specify how to do that – with the burning well or after the fire extinguishing.” 

Il pozzo si trova a circa 30 metri di profondita' e lo scoppio e' avvenuto quando le trivelle erano gia' arrivate a circa 5800 metri sotto la crosta terrestre. Tutti i sessantadue lavoratori furono evacuati, e non mori' nessuno, ma il pozzo e' li che "quasi" arde ancora, dopo due mesi.

Dopo gli elevati flussi iniziali di gas, ogni la piattaforma SOCAR che arde, brucia 3 milioni di metri di cubi di gas ogni santo giorno.

Finora il conto totale e' di 150 milioni di metri cubi di gas rilasciati in atmosfera.

Ma non c'e' da preoccuparsi.
Il pozzo e' "quasi spento".

 

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