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Friday, August 2, 2013

Siberia: le miniere e la sismicita' indotta







Viktor Seleznev,  

Direttore del Geo-physical Service Russian Academy of Science, Siberia
sul terremoto 5.3 (o forse 7?) Richter in Siberia

Il 19 Giugno 2013 c'e' stato un terremoto in Siberia, nella provincia di Kemerovo.

L'intensita' iniziale fu stabilita essere del grado 5.3 della scala Richter.

L'epicentro era nel bacino minerario di Kuznetsk, detto anche Kuzbass, e i danni si sono registrati fino alle vicine citta' di Kemerovo, dallo stesso nome della provincia, di Novokuznetsk, Prokopyevsk, Leninsk-Kuznetskiy, e nella confinante repubblica di Altai.

Il Kuzbass e' a circa 3600 chilometri da Mosca,  ed e' noto per le produzioni di carbone dalle miniere sotterranee - nel 2012 ne hanno prodotte 80 milioni di tonnellate, grazie alle ditte Evraz Group, Raspadskaya, Yuzhkuzbassugol, e Sibplaz.

Il terremoto causo' la distruzione di circa 500 case, nel vicino villaggio di Bachatsky. La zona di recente ha sofferto per altri terremoti, fra cui uno a Febbraio 2013, di intensita' 4.4 Richter e una scia successiva di intensita' 3.2, 3.6, 3.8.

A parte le case distrutte, non ci furono morti, ma all'indomani del terremoto il governatore di Kemerovo, Aman Tuleyev, ordino' il fermo totale alle operazioni minerarie sotterranee, incluse le esplosioni controllate nelle miniere  profonde ed in superficie.

Passano varie settimane e lo scenario cambia.

Intanto, il Siberian Times riporta che le stime dell'intensita' del terremoto sono state riviste, e si parla ora di grado 7.0 della scala Richter e non piu' di 5.3.

E poi anche l'ipocentro del terremoto, da dove il tutto e' partito,  inizialmente era stato stimato a 9.8 chilometri sotto la crosta terrestre. Successivamente la stima e' stata poi aggiornata a 4 chilometri.

E inizia a farsi largo un altra idea - non della D'Orsogna, ma dal gruppo di scienziati russi chiamati ad indagare - e cioe' che le miniere di Kuzbass possano avere contribuito al sisma, con le esplosioni sotterranee, ma che ci sono anche dei risvolti positivi nella faccenda.

Viktor Seleznev, il direttore dei servizi geofisici dell'Accademia Russa di Scienza infatti dice:

'The earthquake was provoked by man but I put positive meaning here. If there is tension in the Earth crust, the quake will happen sooner or later. And if we blow up or are doing something else on this territory, the event takes place earlier and magnitude is lower. If there were no coal mines, the earthquake would happen later but it would be much stronger". 

"Il terremoto e' stato provocato dall'uomo, ma lo intendo in un senso positivo. Se c'e' tensione nella crosta terrestre, prima o poi ci saranno terremoti. E se provochiamo esplosioni o se facciamo dell'altro sul territorio, l'evento accade prima e la magnitudine e' minore. Se non ci fossero le miniere di carbone, il terremoto sarebbe accaduto piu' tardi ma sarebbe stato piu' forte."

Piu' forte di 7.0? Bah.

Comunque, a parte lo spin positivo, credo che sia importante quando dice che 'The earthquake was provoked by man".

Seleznev aggiunge che questo e' stato il piu' forte terremoto nella regione negli scorsi 100 anni.

Alexander Zaviyalov invece, il capo del "Continental Seismic Activity and Seismic Danger Forecast Laboratory" presso il Schmidt Earth Physics Research Institute, sempre della Russian Academy of Sciences dice che finche continuera' l'attivita' mineraria in Kuzbass, terremoti ci saranno ancora.

'It impacts on tension in the Earth's crust of the upper level. It may happen that in one part there will be more tension than in the other and this is where the crust starts moving, and we feel it as an earthquake.

'Impatta la tensione sulla parte superiore della crosta terrestre. Potrebbe succdedee che da una parte ci sia piu' tensione che dall'altra, ed e' qui che la crosta inizia a muoversi, e noi lo precepiamo come un terremoto'.

Sulla stampa italiana, tutto tace.

Ma di che ci preoccupiamo: in Italia siamo fortunati: da noi non succede mai.













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