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Tuesday, September 4, 2012

Brian O Cathain: l'uomo che vuole trivellare le Tremiti


Brian O Cathain, capo della Petroceltic

E cosi' la storia delle trivelle alle Tremiti e delle proteste di questi giorni e' arrivata anche sulla stampa irlandese.

The Irish Times infatti riporta che ci sono "diffuse proteste" fra autorita' locali ed ambientalisti e che ben 18 sindaci del Gargano si sono incontrati per redimere un rapporto contro le trivelle esplorative nel mare adriatico.

Interessante e' che il giornale parli dell'airgiun definendoli "soundings": come se fossero suoni delicati, come le onde del mare, o il canto delle sirene. In realta' quelli sono spari violenti.

La Petroceltic non ha niente da dire, ma un mese fa, questo e' quello che disse l'amico Brian in merito al decreto trivelle di Passera:

We are very pleased that the Decree has been approved and believe that the new law removes the existing uncertainty concerning exploration, development and production activities in Italian waters. We will now commence discussions with the relevant National and Regional institutions concerning the Elsa project, which we are committed to progressing to the benefit of all stakeholders in a safe and environmentally-responsible manner”

Siamo molto compiaciuti che il decreto sia stato approvato e riteniamo che la nuova legge elimini le incertezze sull'esplorazione, lo sviluppo e le attivita' di produzione nei mari d'Italia. Adesso possiamo inziare le discussioni rilevanti con le istituzioni nazionali e regionai sul progetto Elsa, che siamo intenzionati a portare avanti per il beneficio di tutti i portatori di interesse in un modo sicuro e responsabile dal punto di vista ambientale.

Mentre lo diceva gli si allungava il naso.

Beh, a Roma si sa che Passera e Clini sono arroganti con il popolo e pappamolli con i prepotenti, ma per quanto riguarda le autorita' locali .. beh, mi sa che in Puglia caschi male caro Brian O'Cathain.
Mi sa proprio che lei non ha capito con chi ha a che fare.

Dicono pure che sono "pienamente coperti" dal pnto di vista economico fino alla fine del 2013.

Pensate voi in che mani siamo, una ditta che ha soldi fino alla fine del 2013 e dopo non si sa! 

Pero' sono ottimisti di poter trivellare entro il 2013 e rimpinguare le casse, visto che il governo e' molto bene intenzionato con loro.

Dicono che l'ENI stimava che ci fossero dai 30 ai 180 milioni di petrolio al largo della Puglia, ma che le loro stime parlano di 200 milioni di barili.

Ne consumiamo 1.5 milioni al giorno, per cui se anche le "stime" della Petroceltic fossero vere, e tutto fosse roseo, distruggiamo Tremiti e Salento per 130 giorni di petrolio.

Fanno 4 mesi e mezzo di fabbisogno nazionale - se fosse venduto in Italia - splamato in 20, 30 anni, regalato ad una ditta irlandese che non si sa bene se ha i soldi o no, e contemporaneamente distruggiamo il turismo delle Tremiti.

Menomale che la Puglia protesta tutta unita, a prescindere dai pariti e dalle poltrone.

Sindaci di Ortona, San Vito Chietino, Torino di Sangro, Vasto, Gianni Chiodi prendete esempio.

Grazie alla mia amica Annette Gurdo che mi ha mandato il link.

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