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Friday, March 23, 2012

Turismo vs. petrolio



Il cielo sopra Curacao

Ecco una storia interessante di petrolio e turismo che *non* possono coesistere, checche' ne dicano Assomineraria e compari.

Viene dalla piccola isola caraibica di Curacao, originiariamente colonizzata dagli olandesi e oggi una parte del regno d'Olanda, assieme ad Aruba e a Saint Maarten. L'isola e' meta di vacanze oggi e la sua capitale Willemstad e' nella lista dei patrimoni Unesco dell'Umanita'.

Su questa isola pristina c'e' una raffineria chiamata Isla, che i residenti vogliono oggi smantellare perche' inquinante, brutta e non piu' consona al tipo di economia della zona, basata sul flusso turistico. La visuale e' illuminata a tutte le ore dalle fiammelle di idrogeno solforato, e ci sono innumerevoli problemi di puzza e perdite.

A dire la verita' i petrolieri arrivarono sull'isola prima che il turismo. La raffineria Isla risale ai tempi della prima guerra mondiale. La Royal Dutch Shell aveva appena scoperto petrolio in Venezuela ed era tutto perfetto perche' la geografia dell'isola offriva un porto ben commensurato all'arrivo di petroliere, e perche' Curacao, pur essendo vicina al Venezuela era di dominio olandese e quindi politicamente stabile.

La Shell rimase su questa isola per decenni e all'apice della sua attivita' arrivo' ad impiegare 10,000 persone. Nel 1985 la Shell abbandono' Curacao e Isla passo' nelle mani della ditta PDVSA, Petroleos de Venezuela, la ditta nazionale di petrolio del Venezuela.

La raffineria oggi soffre di mancata manutenzione, puzza di zolfo, ci sono continue perdite, inquinamento in acqua e in aria che i residenti non vogliono piu'. La visuale dal cielo e' piena di fiaccole che bruciano di idrogeno solforato a tutte le ore. Ci sono anche reportage di rifiuti tossici disseminati alla meno peggio e di contaminazione dei terreni.

La gente dice che e' arrivata l'ora di investire di piu' nel turismo e nella finanza.
Ecco qui cosa si vede dai cieli di Curacao:



I residenti, guidati da Edgar Leito, chiedono che sia smantellata e che il territorio della raffineria, nel centro della citta', venga bonificato e trasformato in zona turistica. Chavez ha promesso un milione e mezzo di dollari per il riammodernamento, ma non si e' visto niente ancora, sebbene la PDVSA consideri questa raffineria una delle sue piu importanti.

Questo e' un retaggio della prima guerra mondiale, e possono sempre dire che erano altri tempi e che non si sapeva.

Ma oggi 100 anni dopo vediamo chi ha vinto: il turismo e le aspirazioni della gente normale di vivere una vita sana.

Noi abbiamo il lusso di potere imparare dagli sbagli degli altri.

Ma un esempio simile ce l'abbiamo anche in Italia: Gela vs. Taormina,

Tutte e due furono prese di mira dai petrolieri 50, 60 anni fa per costruire raffinerie. Gela disse si, Taormina disse no e decise di investire sul turismo e sulla sua immagine.

Oggi si vede chi ha avuto ragione.

Che senso ha adesso, in Italia, nel 2012, metterci a trivellare il paese da cima a fondo? Perche' con le trivelle arrivera' senz'altro la raffineria, l'oleodotto, il porto petrolifero. E' inevitabile.

Che senso ha in Italia, nel 2012, petrolizzare un territorio turistico, agricolo, che vive di altro - che siano le isole Tremiti, il lago di Bomba, gli stagni di Arborea, la laguna di Venezia o i mari di Pantelleria?

Perche' vogliamo lasciare questi ruderi industriali ai nostri figli? Che ne sara' della raffineria di Viggiano fra 20 anni?

Qualcuno mai investe in sue migliorie?

Non ha senso alcuno, checche' ne dicano Stefano Saglia, Corrado Passera, Corrado Clini, Claudio Descalzi e Paolo Scaroni, gente che non sa guardare al futuro con coraggio e sfruttare le vere risorse dell'Italia.

2 comments:

Anonymous said...

Sincera gratitudine per la sua instancabile determinazione a lottare contro questo schifo di petrolio e,soprattutto, di uomini.
Grazie di cuore.
Stefano,Matteo,Graziano,Eva,Noemi,Renata,Enrico,Mauro,Giulia,Simona,Maria Cristina,Luca.

Anonymous said...

Domanda scema:
Come ci arrivano i turisti sull'isoletta se nessuno raffina piĆ¹ petrolio?