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Wednesday, March 28, 2012

Elgin Franklin, Mare del Nord: perdite, idrogeno solforato, incendi e bugie bianche.

Update: 22 Dicembre 2015



 “Industry must learn from this, it is an important reminder of the ever-present hazards with oil and gas production and the need for them to be rigorously managed. This could have easily led to loss of life.”



La Total e' stata oggi multata di 1.125 milioni di sterline, circa un milione e mezzo di euro per questo incidente del 2012.

E' la piu grande multa mai data dal cosiddetto Health and Safety Executive (HSE), l'ente britannico che si occupa di sicurezza, anche petrolifera. La Total si e' dichiarata colpevole ed ha accettato di pagare.

Era Marzo 2012 e a causa di perdite di gas dalla piattaforma Elgin, 238 persone furono evacuate. Le perdite durarono per 51 giorni, con la perdita di 6,000 tonnellate di gas.  La piattaforma fu chiusa per un anno intero per metterla in sicurezza.
Gli esperti concordano che le cose avrebbero potuto essere molto peggiore se non per i venti forti che mandarono il gas dalla parte opposta rispetto all'incendio che si divampo' sulla Elgin. Secondo l'HSE le perdite avrebbero potuto essere disastrose e che la Total ha molte colpe di gestione e di manutenzione.

Sembrano tanti soldi, ma e' sempre tutto relativo. La Total fattura 1 milione di sterline ogni ora. Quindi per loro questa multa e' bazzeccole.
 
La statistica piu' triste invece e' che dal 2000 al 2012 ci sono state circa 4,123 perdite di petrolio e/o di gas nei mari del Nord. E a fronte di oltre 4mila incidenti, ci sono state solo sette multe.  Una su 600.
 
Fra le multe alla Shell, una nel 2006, anche questa per un milione di sterline per la morte nel 2003 di due lavoratori che morirono per esalazioni tossiche durante l'installazione della piattaforma Brent Bravo. 
 
Siccome la Shell collaboro' con le autorita', le diedero lo sconto del 10%.
 
Come sempre, la soluzione e' non farceli venire dall'inizio. 





Ecco le foto dell'incidente, come riportate da Sky Truth, la non profit americana che si occupa di monitorare il cielo degli scandali petroliferi.

In questo momento lo scenario piu' ottimistico e': "speriamo che la piattaforma collassi su se stessa" in modo che si possa fermare il flusso di gas contenente idrogeno solforato, ad alta pressione, ad alta temperatura, estremamente infiammabile e tossico.

Se la piattaforma non collassa su se stessa occorrerranno mesi - chi dice due, chi dice sei - per trivellare un pozzo secondario, il relief well, per diminuire la pressione.

Intanto, The Guardian riporta che c'e' gia' un incendio che va avanti da 4 giorni
, e che i tecnici sono molto preoccupati delle fiamme: se toccassero il gas che fuoriesce ci sarebbe un forte rischio di esplosione.

Ma.. come, non se ne era parlato di incendio in questi giorni!

E infatti ecco il barbatrucco degli onestissimi petrolieri della Total - hanno deciso di non dirlo a nessuno perche' "non era una loro preoccupazione imminente"

Dice infatti David Hainsworth della Total UK

"we have been trying to feed information that is pertinent as the situation was unfolding, the fact that the flare was burning was not one of the most pertinent parts of information. The flare is not our immediate concern."

"abbiamo cercato di divulgare informazioni pertinenti alla situazione che ci si presentava e il fatto che il fuoco bruciasse non era una delle informazioni piu' pertimenti. La fiammata non e' una delle nostre preoccupazioni piu' imediate"

Paese che vai, petroliere disonesto che trovi.

E infatti, the Guardian riporta che loro sono venuti a sapere di questo incendio solo dopo la domanda diretta del giornalista!

Aggiunge Hainsworth

"It was not our number one top priority whether the flare was alight. We've been trying to get useful information to the media to tell the public."

"Non era la nostra priorita' numero uno se il fuoco fosse acceso o no. Stiamo cercando di ottenere informazioni utili da dire alle persone."

Dice che anche se l'incendio continua, il rischio di scoppio e' basso perche' i venti sono favorevoli.

Della serie, facciamo la danza della pioggia per metterci al sicuro dai rischi delle trivelle!

Intanto, vento o non vento, finora dalla piattaforma ci sono perdite pari a 2 chilogrammi al secondo di gas - si, due chili al secondo - fra cui idrogeno solforato.

Questo avra' conseguenze negative sulla vita marina e sulla pesca, perche' il flusso arriva dal fondo, si mescolera' in parte all'acqua e rendera' tossico tutto il mare.

Qui gli sviluppi minuto per minuto.

Lo vogliamo anche noi in Italia il nostro pozzo di petrolio!

2 comments:

Anonymous said...

Anche i vulcani sottomarini e le dorsali oceaniche rilasciano tonnellate (non kg) al secondo si idrogeno solforato, ma non mi pare che il mare sia tossico... Attenzione a quanto si afferma. Il comportamento della Total e' inqualificabile, ma da qui a fare catastrofismo a tutti i costi ce ne passa...

Guido Pietroluongo said...

Catastrofismo? Come si dice: prevenire è meglio che curare:
Spieghiamo un attimo una cosa semplice semplice: il Pianeta Terra ha una sua vita e riceve già parecchi insulti da parte nostra...se questi insulti aumentano ma allo stesso tempo potrebbero venire facilmente evitati, il problema raddoppia. In poche parole se esistono già perdite di gas in maniera "naturale" dai fondali perché aggiungere a queste altre perdite "artificiali"??? Il Pianeta abituato a sopportarne fisiologicamente una quantità, all'aumentare della stessa non riuscirà più a farlo, quindi ci sarà un collasso...al quale se ci si sofferma un attimino ci stiamo già assistendo pian piano a lungo termine, quindi non percependolo nell'immediato. Ma ricordiamoci che prima o poi si arriverà ad un punto di non ritorno (già tanti aspetti l'hanno raggiunto) ed allora ne pagheremo care le conseguenze!!!
Guido Pietroluongo