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Tuesday, February 7, 2012

Falconara e le indagini epidemiologiche: 12 anni di attesa


L’indagine epidemiologica effettuata sulla città di Falconara Marittima, seppure non indicativa di particolari situazioni di rischio, ha evidenziato la necessità di un supplemento di indagine in relazione all’incremento percentuale riferito alle patologie leucemiche sul sesso femminile.

Della storia dei "tumori segreti" di Falconara e della sua raffineria API ne parlammo gia' qualche anno fa, quando cercavamo di sconfiggere l'incubo del Centro Oli in Abruzzo.

Il tutto risale al 2000 quando la regione Marche commissiono' questo studio epidemiologico nella zona della raffineria di Falconara. Sono passati ben 12 anni.

Dodici anni di silenzi, di ritardi, di mezze verita', di facciamo finta che e' tuttapposto, di esasperazione da parte della gente.

Finalmente lo studio e' terminato.

Dodici anni.

In realta' c'era gia stato un rapporto preliminare, nel 2004, pubblicato su un sito semi-segreto, dove zitti zitti si affermava che:

1. Le acque di scarico dei depuratori e delle acque dei fossi che attraversano intubati la raffineria costituiscono "una problematica che andra' approfondita" cosi come la "continua immissione di MetilTerbutilEtere nell'acqua".

La sigla di questa sostanza e' MTBE, ed e' un additivo della benzina. La sua capacita' di infiltrarsi nelle falde acquifere e' risaputa ed in California e' stata bannata nel 2004.

2. Il suolo ed il sottosuolo di Falconara risultano contaminati da: Arsenico, Piombo, Mercurio, Rame, Benzene, Toluene, Etilbenzene, Xileni, Trimetilbenzeni, Idrocarburi, MTBE, ETBE, IPA e metalli. In molti siti i livelli di queste sostanze superano i livelli legali, fra cui alcuni nei pressi di campi da calcetto dei ragazzi.

3. "Sono stati riscontrati nella provincia di Ancona, in riferimento all’intero territorio regionale, eccessi di tumore alla trachea, bronchi e polmone, pleura e linfomi non Hodgkin nella popolazione maschile e di tumore alla mammella in quella femminile. Riguardo alla situazione specifica del comune di Falconara lo studio rileva eccessi di mortalità nelle donne sia per la mortalità generale che per tutti i tumori in età inferiore a 64 anni ed in particolare per il tumore mammario."

4. "Lo studio sugli addetti all’impianto petrolchimico ha rilevato eccessi di mortalità tumorale complessiva e di tumori cerebrali in particolare. I tumori del sistema emolinfopoietico (leucemie, linfomi, mielomi) presentano nel loro complesso la maggiore problematica del comune di Falconara. Nel corso degli anni sono stati segnalati ripetuti eccessi in questa categoria diagnostica".

5. "Le leucemie sono invece state correlate con numerosi fattori di rischio, soprattutto con il benzene e altri derivati simili dell’industria petrolifera."

6. "La correlazione tra patologie del sistema emolinfopoietico ed esposizioni professionali tra gli addetti ad impianti petrolchimici esiste un corpus di letteratura molto corposo, perdurante dai primi studi eseguiti, spesso con evidenze anche tra la popolazione residente nei pressi degli impianti stessi".

7. "Meritano tuttavia di essere segnalate, in quanto riportate ripetutamente in studi epidemiologici occupazionali sugli addetti a impianti di raffinazione del petrolio, alcuni eccessi presenti nell'area comunale:

- i tumori pleurici maligni, o mesoteliomi (dato statisticamente significativo)
- i tumori emolinfopoietici (dato anch'esso statisticamente significativo quando considerato in particolari periodi temporali)
- i tumori della vescica (non significativi tuttavia nelle analisi citate)
- i tumori della laringe (non significativi)
- i melanomi

8. Si consiglia un "approfondimento sulle leucemie femminili che avevano mostrato un eccesso sospetto nella prima parte dello studio".

Nonostante tutto cio', il comune di Falconara fece degli studi propri e concluse che:

"Sembra dunque di poter affermare che le lavorazioni che avvengono nella Raffineria API non rappresentino un significativo fattore di rischio per la mortalità della popolazione residente nello stesso comune dove esiste l’impianto.

Ora, finalmente l'indagine e' finita, o cosi pare. Infatti, non e' stato diffuso nessun tipo di
documento pubblico PER LA GENTE, come affermano varie associazioni marchigiane.


Infatti, hanno fatto tutto a porte chiuse: la regione, la provincia e i sindaci, ma la gente normale, quella che gli paga lo stipendio, nada.

E che dire della stragrande maggioranza dei medici di famiglia che non sentono il dovere morale di dire - e in termini semplici! - alla gente che aria respirano, che acqua bevono, se si ammalano di piu o di meno degli altri a causa del mostro che hanno in casa?

Gli aneddoti di leucemie e tumori che si moltiplicano in zona sono normali o no? I risultati dell'indagine "preliminare" sono stati confermati o no? Che medici sono questi che fanno le cose a porte chiuse?

Ci vorranno altri 12 anni per sapere la verita'?





2 comments:

juppiter said...

VERGOGNA

Anonymous said...

perdonami,ma al fine di spingere piu persone a firmare, si potrebbe tutelare la loro privacy , specificando che nel tuo raccoglitore delle osservazioni,d'ora in poi, non verranno pubblicati i loro indirizzi / i numeri di telefono.
anzi, chiarire che la copia per te (per il raccoglitore comune), possono inviarla direttamente solo con il nome.
saluti,d.