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Monday, June 8, 2009

Milena Gabanelli e il petrolio d'Italia


Mi sono arrivate varie segnalazioni del fatto che Milena Gabanelli ha raccontato degli scempi petroliferi in Nigeria, nel suo programma Report, domenica 7 giugno alle 21:00.

Il titolo del programma e' stato "La violenza dei forti". Non ho ancora visto il programma, e non essendo in Italia, non sapevo neppure che fosse andato in onda, ma sono veramente contenta che qualcuno abbia avuto il coraggio di parlarne. Grazie a Milena Gabanelli, per la sua professionalitá e per avere avuto il coraggio della denuncia.

Oggi, 8 giugno dalle 5 alle 6 di sera, la Gabanelli sara' online per parlare del suo programma. Magari possiamo parlare a chattare con lei di petrolio in Abruzzo? Qui il link io ci provero', speriamo che siamo in tanti.

Il link della tramssione invece, come mi hanno segnalato Carlo, Maria Paola e Massimiliano e' qui

Queste le repliche su Rai sat al canale 121:

Lunedì 08/06 alle 10.00 e alle 21.00
Giovedì 11/06 alle 16.45
Venerdì 12/06 alle 24.00

In fondo il testo del riassunto della puntata. Ricordo che il gas flaring consiste nel bruciare direttamente gli scarti sulfurei (fra cui l'idrogeno solforato) invece che mandarli al desolforatore prima. Nel desolforatore ci sono prima delle reazioni chimiche (il cosiddetto processo Claus) che trasforma gli scarti sulfurei in zolfo puro allo stato solido. La parte di gas che non si riesce a smaltire viene poi bruciata. La percentuale di recupero dello zolfo di solito e' del 95-96%, per cui in teoria "solo" il 5% dell'idrogeno solforato finisce in atmosfera.

Ora, costruire desolforatori costa, ovviamente tanto piu' quanto piu'alta e' la percentuale di idrogeno solforato che riesci ad evitare di immettere nell'ambiente. A Viggiano il desolforatore
che viene chiamato "centro oli" ha portato alla distruzione di tutta l'agricoltura nel circondiario, a Sarroch trovano zolfo nei pesci per colpa del desolforatore di Mr Moratti. Tutto questo in presenza di impianti che dovrebbero smaltire l'idrogeno solforato al 95%.

Immaginate voi come si vive in Nigeria dove il DESOLFORATORE NON C'E' E DOVE TUTTO l'H2S VIENE BRUCIATO AL 100% in queste enormi torri di fuoco. L'immagine di cui sopra e' un esempio di gas flaring nigeriano. Una specie di fiammella del centro petroli moltiplicata per vari fattori.

Per tutto questo occorre ringraziare l'ENI, di cui ciascuno di noi e' membro, visto che al 30% appartiene ancora allo stato Italiano e cioe' a tutti noi.

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In Nigeria, tutta la regione del delta del Niger, un tempo ricchissima di pesce e di coltivazioni agricole, è stata appaltata alle attività di estrazione e ricerca di petrolio delle multinazionali straniere, dalla Shell all’Agip.

Uno degli aspetti più controversi è il “gas flaring”, il gas che fuoriesce dai giacimenti di petrolio e che viene bruciato dalle compagnie perché sarebbe costoso riutilizzarlo. Una pratica vietata in Nigeria e contrastata dalle Nazioni unite perché altamente inquinante. Ma nonostante i divieti e le sentenze della Corte Federale Nigeriana, la pratica del gas flaring ancora oggi viene adottata anche perché l’entità delle multe che dovrebbero dissuadere le grandi aziende è risibile. Alla fine anche i governanti africani sembrano tollerare e chiudere un occhio. Allora di chi è la responsabilità di un inquinamento che ha devastato il delicato ecosistema fluviale, distrutto la pesca e reso imbevibile l’acqua? E lo sfruttamento delle risorse alle spalle della popolazione locale? Negli anni la tensione è degenerata in una vera e propria guerra. A confrontarsi i guerriglieri, l’esercito nigeriano e le polizie private che proteggono le strutture e i cantieri delle multinazionali.

6 comments:

supertramp said...

qui vuole rivedere la puntata di Report, copia incolla questo link sulla barra degli indirizzi, previa istallazione codec e player, (per linux):
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-649fab67-cc1b-4f85-acbb-a29ec785b786.html?p=0

Buona Visione!

giosuè said...

La Shell sotto processo per la morte di Ken Saro Wiwa

Da Ogoniland, il territorio del Delta del Niger dove questi vivono e dove sorgevano gli impianti della multinazionale anglo-olandese Shell, in 30 anni sono stati estratti 30 miliardi di dollari di petrolio, senza che gli abitanti di quella zona ne traessero alcun beneficio. Anzi,quella zona ha subito nel tempo una devastazione ambientale spaventosa e permanente, restandone definitivamente compromessa, tanto che il Delta del Niger è una delle aree più inquinate del mondo.

fonte:
http://www.agoravox.it/La-Shell-sotto-processo-per-la.html

giosuè said...

Report si congeda, per questa stagione - E Tremonti fa un esposto contro la Gabanelli

il ministro Giulio Tremonti ha inoltrato all’AgCom, contestando l’inchiesta del 5 aprile sulla social card, puntata che trovate, come al solito online: trattasi di Poveri noi del 5 aprile.

fonte:
http://www.tvblog.it/post/14369/report-si-congeda-per-questa-stagione-e-tremonti-fa-un-esposto-contro-la-gabanelli

Anonymous said...

Chiedo in anticipo perdono a chi ha stima professionale per Milena Gabanelli, ma devo dire che dopo aver partecipato al suo forum odierno sui temi di Report, sono veramente allibito e deluso.
Intanto, anche tra gli utenti più antichi del forum si trovano persone dalla maturità e dall'intelletto infantili. Una serie di diatribe, polemiche e battibecchi personali di nessuna utilità per la comunità civile, zero contributi di stimolo, contenuto o arricchimento della conversazioni. E se fossi uno dei moderatori li avrei già redarguiti ad attenersi ad un comportamento più dignitoso, pena l'espulsione definitiva dal forum.

La delusione più cocente però riguarda Milena Gabanelli. Ho pubblicato un intervento che sollevava questioni piuttosto delicate sui temi della difesa ambientale e della salute dei cittadini italiani, su come i politici collusi con mafie e multinazionali lavorino contro gli interessi della comunità, sull'omertà prezzolata di gran parte dei media, sul fatto che multinazionali e governi facciano leva su scienziati corrotti.
Ho ricevuto dalla Gabanelli un grazie e un saluto. Da una giornalista che si è costruita una solida reputazione di professionista integerrima e inarrestabile nel documentare le magagne del paese in cui viviamo, mi sarei aspettato almeno qualche piccolo commento sugli argomenti proposti. Invece, silenzio e una risposta dall'amaro sapore di presa in giro, truccata da buone maniere.
Come se la grande giornalista, dall'alto del suo inarrivabile empireo professionale, non gradisse sollecitazioni o intromissioni nel proprio orticello.
Pazienza, non ne faccio un affronto, ci mancherebbe.

Come non bastasse - poi dici che uno pensa male - la stessa Maria Rita, autrice di un intervento articolato, dettagliato, ultradocumentato non è stata degnata di una riga di risposta. Anzi, durante la diretta on line, la Professoressa ha postato altri inviti alla Gabanelli sulla questione della scandalosa e criminale petrolizzazione in Abruzzo, ma si è registrato un ostentato silenzio.

Questa sera sono davvero amareggiato. Anche perché conosco di persona un giornalista dello staff di Report e mi sembra uno che si atteggia molto a giocare al giornalista impegnato, ma dalle dubbie capacità intellettive. Spero di sbagliarmi, spero si sia trattato solo della classica ultima giornata di scuola.
Anche se, come dice un demoniaco figuro della Prima Repubblica, a pensar male si commette peccato, ma di solito si coglie nel segno...

Non so, ci sono momenti in cui anche chi ti sembra affidabile, mostra poi nella realtà un volto che non ti aspettavi.
La Professoressa D'Orsogna sa che 'rompo le scatole' a circa 270 contatti giornalistici dislocati nei media nazionali e anche tra i presunti masanielli che raccattano tanto seguito popolare (vedi Grillo, per non fare nomi...), senza mai ricevere risposta, magari un insulto con l'invito a evitare nuovi invii. Nulla, un assordante silenzio.
I paladini dell'informazione italiana? Comincio a temere siano solo proiezioni mentali di chi vorrebbe un'informazione seria, libera, non collusa, non manipolabile.
Santoro, Augias, STella, Rizzo, perfino la Dandini, Fazio e il tg scientifico di Rai3... Mah!

Provateci Voi, io stasera ho la tentazione di mandarli tutti al diavolo.
Perdonate lo sfogo.

Ormai ho fiducia solo in Tre Scienziati: Maria Rita D'Orsogna, Antonietta Gatti e Stefano Montanari. Che il Cielo li assista, perché siamo in balia di mani davvero pessime.

Un saluto,
hp

supertramp said...

a me hanno cancellato un precedente post (circa una 30 di giorni fà) che se volete potete leggere qui:
http://forum.adunanza.net/showthread.php?t=70472
da premettere che mi sono anche registrato sul forum di report, per poter postare, ma evidentemente il forum non rende giustizia a Milena Gabanelli, non ho parole.

maria rita said...

Diciamo che anche io sono rimasta molto sorpresa del suo totale ignorare la questione petrolio/Eni in Italia.

E' stata un po una discussione scomposta, senza filo logico, con vari temi presentati nello stesso tempo.

Non so cosa pensare del fatto che non abbia voulto parlare del tema petrolio in Italia. Pressioni interne? Paura? Ignoranza? Non lo so.

Andiamo avanti, che altro possiamo fare?